domenica 21 dicembre 2008

Il Natale dei Senza Speranza

Questo post sicuramente andrà tra le etichette denominate sotto la voce "altro" ecco anche perché sono talmente apatico che non ho voglia nemmeno d'inserire la punteggiatura, o almeno lo farò sporadicamente, visto che comunque la sbaglierei e finalmente un punto. Appunto dicevo, il Natale o meglio il natale maiuscolo o minuscolo che lo vogliate dire io personalmente ne ho le palle piene, quello che dico non si rivolge ne viene pensato da una mente assolutamente atea o credente, ecco la religione qui ha ben poco a che fare il centro è quel mito del natale assolutamente laico capitalistico della Speranza. Ecco un altro punto - in tutti i sensi - il problema è che ogni anno c'ingozziamo di leccornie e film di babbo natale, ma tutto questo è imperniato di una melassa appiccicosa di desideri che noi tutti speriamo vengano realizzati e che ne i films effettivamente lo sono, bene... Normalmente e fino allo scorso giorno 25 dicembre, io credevo che sperare fosse una buona cosa, e continuavo a farlo laccato e com'ero di anni di spirito natalizio costantemente difforme da quella che è ed è stata la mia esperienza con questo rigido giorno di fine anno. Questo è l'ultimo punto, o forse il penultimo visto che ne avrò bisogno per chiudere questo discorso patetico, ecco vorrei concludere con la mia ammissione al mondo si: (addirittura due punti) sono senza speranza - ecco - no nel senso che intendono i miei professori o i miei genitori, ma proprio senza la speranza che per ciò che voglio ci sia rimedio, basta e punto - l'ultimo.