giovedì 27 dicembre 2007

Galleria Video 2/2



Titoli di testa del film "La Haine" di Mathieu Kassovitz - Musica: Burning and Looting - Bob Marley

Galleria Video 1/2



Scena tratta dal film "La Haine" di Mathieu Kassovitz
Dj Cut Killer (NTM) rmx


La Ragazza Viola

Mi bastano i tuoi occhi per capire chi sei,

il tuo sguardo tradisce la tua bellezza,

e tu, che non hai bisogno di parole per comunicare,

resti là, ferma nei miei pensieri

come nell’attesa di svelarti.

Non ti conosco, non so chi tu sia,

e queste sono l’ennesime parole di chi cerca la bellezza,

e ora che guardo i tuoi occhi intelligenti e impegnati,

il mio cuore si riempie di gioia e di dolore,

il dolore di non poter gioire della fine della mia ricerca.

giovedì 20 dicembre 2007

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Eravamo io, John Dunning e qualche paradigma sulle imprese multinazionali in giro per la Civita a Catania... 33erd EIBA Conference 2007

domenica 2 dicembre 2007

L'ETA torna a colpire

Dopo praticamente tre anni di "silenzio", se si considerano fortuite le vittime del dicembre scorso all'areoporto di Madrid,ieri (1-dic-2007) l'Eta (acronimo in basco di Paese basco e libertà) è tornata a uccidere, sfidando il governo Zapatero e allo stesso tempo quello francese del neoeletto Sarkozy. Infatti ieri a Capbreton (Francia Sud-Occidentale - 50 Km dal confine spagnolo), in base alle prime ricostruzioni, due uomini hanno aperto il fuoco difronte un caffè, uccidendo un giovane agente della Guardia Civil e ferendone gravemente un altro, entrambi in Francia proprio per indagare sul movimento separatista. Questa è una duplice sfida, come dicevo, anche nei confronti della Francia e del suo presidente Sarkozy, che da sempre, prima come Ministero dell'Interno e ora come Presidente della Repubblica ha stretto alleanze di "ferro" con Madrid per ciò che concerne la lotta al terrorismo basco.
E' da stabilire, adesso, se la sparatoria sia stata programmata o dovuta all'incontro fortutito degli esponenti dell'Eta con gli agenti, a stare a sentire le dichiarazioni del Ministro dell'Interno francese Michelle Alliot-Marie il tutto sarebbe da ricondursi a quest'ultima ipotesi (caso fortuito), anche se c'è da dire che si potrebbe considerare quasi come la risposta agli arresti del giorno prima nei confronti di decine di indipendentisti, con i quali il governo spagnolo mira a sgretolare la base civile e popolare dell'Eta, con richieste di pena che raggiungono i 18 anni di reclusione, e in risposta anche agli arresti dell'intera direzione del Partito Batasuna, considerato il versante politico-istituzionale del movimento separatista, dell'ottobre scorso.
Infine c'è da dire che questo attentato segna anche un cambio di rotta nel modus operandi dell'organizzazione, in quanto per la prima volta, si è passati da attentati dimitardi ad obiettivi mirati ed in particolar modo verso le forze dell'ordine. Salto di qualità che impensierisce parecchio il governo centrale ma anche le forze di governo regionali basche come si può intuire dalle parole di uno dei suoi membri Joseba Azkarraga :"Questo attentato è un salto qualitativo su cui dobbiamo meditare".

venerdì 30 novembre 2007

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Ecco a voi la mitica sigla che precedeva i films del lunedi sera su rai uno... Scommetto che almeno 2 dei miei 4 lettori abituali, sentiranno un po' di nostalgia e forse qualcuno ricorderà l'inizio di una passione...
Musica degli Stadio - voce di Lucio Dalla

P.S. Grazie Peppe per la dritta e la discrezione. -_- lol


martedì 27 novembre 2007

Disordini e scontri tra popolazione e forze dell'ordine nella regione parigina

Domenica 25 Novembre a Villiers-le-Bel (Val d'Oise-Nord di Parigi) due adolescenti di 15 e 16 anni sono morti a causa di un incidente con una macchina della polizia. Al seguito di questo tragico incidente un centinaio di persone hanno provocato incidenti e sommosse all'interno della citè, incendiando e saccheggiando commissariati,stazioni, edifici scolastici e negozi.
Intorno alle 17:15 sulla rue Louise-Michel, all'altezza di una traversa una macchina della polizia urta una mini moto da cross con a bordo due adolescenti, senza casco di protezione. Secondo i rilevamenti eseguiti dal giornale Le Monde, la moto è stata trascinata per una ventina di metri, e che la vettura arrestatasi quindici metri avanti rispetto il luogo dell'impatto, aveva riportato danni importanti al paraurti al parbrezza e comunque a tutta la parte anteriore. Nel quartiere, classificato come ZONA URBANA SENSIBILE, la tensione monta rapidamente soprattutto a causa della mancata assistenza da parte dei poliziotti rispetto ai giovani morenti, e così i primi scontri non tardano ad arrivare e poco tempo dopo l'incidente un commissario di polizia presente sul luogo viene picchiato da un gruppo di giovani armati di bastoni.
Verso le 19:30 a 300 m dal luogo dell'incidente un centinaio di giovani del posto, tutti incappucciati e armati di spranghe e bastoni incominciano con l'incendiare e devastare bersagli di diverso tipo, che vanno dai cassonnetti della spazzatura ai negozi alle macchine parcheggiate all'interno della citè, rendendo sempre più difficili gli interventi della polizia, con cui intanto continuano gli scontri a suon di Molotov, flash-ball (armi non letali che sparano delle palle di caucciù dal diametro di 44 millimetri e del peso di circa 23 grammi che tendono a schiantarsi contro il bersaglio e non a perforarlo ndr) e lacrimogeni.
Dopo questi primi scontri, avvenuti all'interno della citè, il gruppo si sposta verso la stazione della RER (treni regionali dell' Ile de France) continuando a devastare tutto riuscendo a incendiare integralmente il "Poste de Police" di Villier-le-Bel, e a saccheggiare quello della vicina cittadina di Arnouville-lès-Gonesse.
Malgrado i rinforzi della polizia arrivino da tutta la regione, la calma non verrà ristabilità che intorno a mezzanotte.
Le dichiarazioni rilevate dopo i fatti sono un coro di richieste di giustizia che speriamo vengano esaudite...

domenica 18 novembre 2007

sabato 17 novembre 2007

Azioni e reazioni a confronto. Da Giuliani a Sandri il fallimento del nostro Ordine Pubblico

Qualche giorno fa un poliziotto convinto di partecipare ad un rodeo, ha assasinato con un colpo di pistola un giovane tifoso laziale, che sicuramente non era un Santo, ma che altrettanto sicuramente non meritava certo una fine così. Quasi è stato un bene questo fatto ai fini del dibattito pubblico, e questo a pochi giorni dalla mancata apertura della commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova di cui ho già parlato. E' ora che in Italia si cominci seriamente a parlare della gestione dell'ordine pubblico e della violenze perpretate dalle forze dell'ordine tutti i giorni fino a fatti eclatanti e palesi come Genova o l'altra domenica all'autogrill. Quello che non capisco però in tutto questo casino mediatico è la differenza di trattamento e la differenza di reazioni. Vengo e mi spiego... A Genova si sa, anche non essendoci stato, il clima era proprio pesante da guerriglia tutti i giorni, con veri e propri scontri tra manifestanti e "tutori" dell'ordine pubblico, con una reiterazione di abusi da parte di quest'ultimi impressionante, poi culminati con l'assasinio di Giuliani e l'assalto alla scuola Diaz, dove vi fu una vera e propria sospensione della democrazia. Quello che mi ricordo io dopo l'assasinio di Giuliani, per quanto riguarda la parte istituzionale fu soltanto un continuo discredito nei confronti della vittima ed un continuo discolpare il vero o fittizio esecutore materiale della violenza, la cosa sorprendente a mio parere fu invece la reazione del movimento che non si lasciò andare facili esagerazioni, ma che nonostante il clima e quello che si dicesse e di come lo si descrivesse, restò molto composto, anche se praticamente il morto se lo erano portati a casa loro, no i poliziotti... Dopo la tragica morte del ragazzo all'autogrill, invece è stata tutta un'escalation di scuse fino all'ammissione stessa dell'errore, e nonostante tutti non facevano altro che chiedere scusa, si è assistito a commandi di persone che assalivano commissariati, posti di polizia, bloccavano il traffico e non in un piccolo paese ma nella capitale, a ROMA, ora vorrei sapere chi sono i violenti, chi i facinorosi? La morte, come diceva Totò, è la nostra livella ma perchè questa differenza di comportamenti, perchè chi ha ucciso Sandri, deve immediatamente pagare, ed addirittura il prete va al Tg1 per parlare di rabbia giustificata, e invece c'è gente che manifesta (proprio in questo momento) a Genova per chiedere che giustizia venga fatta per Carlo, e che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, come è (sempre) giusto che accada . Ma a questo punto forse è lecito pensare ch'era meglio se Giuliani al posto di chiedere un mondo migliore dove vivere, si accontentava di un pareggio contro l'Inter, almeno avrebbe avuto più giustizia...

domenica 11 novembre 2007

Pablo Neruda - Niña morena y ágil / Bimba bruna e agile


Niña morena y ágil



Niña morena y ágil, el sol que hace las frutas,
el que cuaja los trigos, el que tuerce las algas,
hizo tu cuerpo alegre, tus luminos ojos
y tu boca que tiene la sonrisa del agua.

Un sol negro y ansioso se te arrolla en las hebras
de la negra melena, cuando estiras los brazos.
Tú juegas con el sol como con un estero
y él te deja en los ojos dos oscuros remansos.

Niña morena y ágil, nada hacia ti me acerca.
Todo de ti me aleja, come del mediodía.
Eres la delirante juventud de la abeja,
la embriaguez de la ola, la fuerza de la espiga.

Mi corazón sombrío te busca, sin embargo,
y amo tu cuerpo alegre, tu vos suelta y delgada.
Mariposa morena dulce y definitiva
come el trigal y el sol, la amapola y el agua.


Pablo Neruda


TRAD:


Bimba bruna e agile

Bimba bruna e agile, il sole che fa la frutta,
quello che rassoda il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell’acqua.

Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili
della nera capigliatura, quando stendi le braccia.
Tu giochi col sole come con un ruscello
e lui ti lascia negli occhi due pozze oscure.

Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell’ape,
l’ebbrezza dell’onda, la forza della spiga.

Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
come il campo di frumento e il sole, il papavero e l’acqua.
niente a te mi avvicina.
Tutto da te mi scosta
come dal mezzogiorno.

Tu sei la gioventù frenetica dell’ape,
l’ubriachezza dell’onda,
la forza della spiga.
Eppure, tenebroso,
il mio cuore ti cerca:
amo il tuo corpo gaio,
la tua voce svelta e lieve.

Farfalla bruna, dolce e definitiva,
come il tuo frumento e il sole,
il papavero e l’acqua.


Pablo Neruda

sabato 10 novembre 2007

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Sul Tempo e sull'Eterno

Io non ho studiato filosofia, che al liceo non sono dunque adatto per parlare di ciò, ma questo è il mio blog e parlo di ciò che voglio anche senza averne le competenze...
Quello che voglio dire è che secondo me l'uomo in fondo ha paura della morte, come fine dell'esistenza fisica, per la sua dimensione temporale eterna, quello che spaventa è dunque l'infinito, che ci circonda sempre nello spazio e nel tempo. Io penso che però l'eterno in se distrugge il tempo, e che se non fosse così non auguro a nessuno di vivere in eterno... Anche in un ipotetico aldilà se si mantenesse la stessa struttura spazio-temporale verremmo atterriti da una nostra condizione eterna di esistenza, come quella della non-esistenza eterna. Forse nell'eternità, o in un sempre ipotetico aldilà, superando la nostra condizione finita della corporalità, diventeremo anche noi eterni e vedremo la rottura del tempo come la nostra liberazione dall'angoscia dell'infinito. O forse la nostra non esistenza metterà la parola fine anche a queste mie speculazioni da quattro soldi...

In Ricordo di Enzo Biagi

ENZO BIAGI

R.I.P.


Pianaccio di Lizzano 9 agosto 1920 - Milano 6 novembre 2007


"Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere"

sabato 3 novembre 2007

Eugenio Montale - Come Zaccheo




Si tratta di arrampicarsi sul sicomoro

per vedere il Signore se mai passi.
Ahimè, non sono un rampicante
ed anche stando in punta di piedi
non l'ho mai visto.




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Sicurezza tra responsabilità, metodi, immigrazione ed Identità europea

So di sfondare una porta aperta per quanto riguarda l'argomento, ma vedo che per ora suscita movimenti d'anime e di spiriti non indifferenti, tanto che recentemente, credo il 30 ottobre, il governo ha varato un decreto per la sicurezza. Certo io penso che la nostra situazione dell'informazione faccia si che l'allarmismo già diffuso e impazzito, si diffonda come la più classica delle macchie d'olio. Prendendo ad esempio qualcosa come il Tg5, che più che un Tg sembra un bollettino di guerra, o peggio, una pagina di necrologi, si può capire come il senso d'insicurezza percepito possa aumentare senza controllo. Con questo non voglio dire che non esista un problema e che questo vada affrontato. L'insicurezza e la voglia di sicurezza che ne deriva, però, sono un'arma pericolosa nelle mani di chi ha il Potere, attraverso la garanzia di protezione si può arrivare ad atti capaci di minare il nucleo fondamentale di diritti che siamo arrivati ad avere per tutti gli uomini e non solo per una casta privilegiata di cittadini, dico questo affinché si stia attenti a quello che si dice e a quello che si fa. Quello che vedo in questi giorni è difficile da comprendere e andrebbe gestito dalle parti politiche con molta più serenità, freddezza e lucidità di quanto stiano facendo, la cosa più importante sarebbe non lasciarsi tirare dal momento ma prendere decisioni e provvedimenti seri e definitivi e non gesti d'impulso che rischiano ancor di più di buttare benzina sul fuoco e di acuire il risentimento fra italiani e immigrati, portando ad una criminalizzazione generalizzata di un popolo, di una identità. Come diceva oggi il Ministro radicale Emma Bonino un paese non può andare in TILT per un omicidio solo perché questo è stato commesso da un ROM. Infatti io mi chiedo se abbiano veramente senso queste espulsioni di massa e non siano solo la misura più spettacolare da prendere per far vedere il "pugno duro" del governo che non riesce a prendere, invece, misure magari un po' meno fastose ma comunque più efficaci. Quello che dico io è perché non incominciare con processi di normalizzazione giuridica di queste persone, toglierle dalle baraccopoli, procedere con una scolarizzazione di base che magari gli consenta di poter trovare un lavoro, il resto magari può venire , ma dopo penso io. Loro sono anche il frutto di nostre scelte di politica estera, insomma quando abbiamo aperto le frontiere dell'UE ai paesi dell'est europeo, eravamo tutti contenti, che alla faccia dell'Identità Europea, avremo avuto la possibilità d'esportare le nostre imprese in paesi dove la manodopera costa neanche un terzo della nostra, e che la stessa sarebbe venuta in Italia a farsi sfruttare, ma avremo dovuto anche pensare alle migliaia di diseredati che sarebbero venuti a cercare vie di sostentamento nel nostro paese e che sicuramente avrebbero causato fatti di devianza, e non dico a causa della loro nazionalità o "razza", perché queste sono cose a cui non voglio proprio credere, ma proprio a causa delle loro condizioni di vita. Quello che cerco di dire alfine è che se qualcuno ha sbagliato verrà punito, lui singolarmente, anche perchè io non ho mai sentito che se qualcuno uccide, viene arrestata, insieme a lui, tutta la sua famiglia o tutto il suo condominio, e che bisogna riflettere prima di agire e di condannare.

P.S. scusate la confusione di questo scritto ma sono confuso anche io...

giovedì 1 novembre 2007

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somewhere i have never travelled, gladly beyond / là dove non sono mai stato, piacevolmente oltre

somewhere i have never travelled, gladly beyond
any experience, your eyes have their silence:
in your most frail gesture are things which enclose me,
or which i cannot touch because they are too near

your slightest look will easily unclose me
though i have closed myself as fingers,
you open always petal by petal myself as Spring opens
(touching skilfully, mysteriously)her first rose

or if your wish be to close me, i and
my life will shut very beautifully, suddenly,
as when the heart of this flower imagines
the snow carefully everywhere descending;

nothing which we are to perceive in this world equals
the power of your intense fragility:whose texture
compels me with the color of its countries,
rendering death and forever with each breathing

(i do not know what it is about you that closes
and opens; only something in me understands
the voice of your eyes is deeper than all roses)
nobody, not even the rain, has such small hands



by Edward Estlin Cummings

TRAD:

là dove non sono mai stato, piacevolmente oltre
ogni esperienza, i tuoi occhi hanno il loro silenzio:
nel tuo gesto più delicato ci sono cose che m'imprigionano,
o che non posso toccare perché mi sono troppo vicine

il tuo sguardo più insignificante facilmente mi schiude
sebbene io mi sia chiuso come le dita di una mano,
tu mi apri sempre facilmente petalo per petalo come la Primavera apre
(sfiorando abilmente, misteriosamente) la sua prima rosa

o se il tuo desiderio sia chiudermi, io e
la mia vita ci chiuderemo di scatto meravigliosamente, improvvisamente,
come quando il cuore di questo fiore s'immagina
la neve scendere con cautela ovunque;

niente di tutto ciò che sperimenteremo in questo mondo è pari
alla forza della tua intensa delicatezza: la cui trama
mi costringe nel colore delle sue terre,
rendendo omaggio alla morte e al per sempre ad ogni fiato

(non so cosa sia di te che chiude
e apre; solo qualcosa mi dice
che la voce dei tuoi occhi è più profonda di tutte le rose)
nessuno, nemmeno la pioggia, ha mani tanto piccole

di Edward Estlin Cummings

Dal 2001 ad oggi ancora impossibile far luce sui fatti di Genova

Il 30 ottobre appena trascorso, è successo un fatto insolito, la commissione parlamentare appositamente incaricata non ha approvato la legge per la costituzione della commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del G8 di Genova. Il fatto insolito è che la maggioranza è andata sotto, per l'ennesima volta, a causa dei propri alleati: membri di Italia dei Valori (Di Pietro) e Udeur (Mastella), risultato 22 a 22. Segno a mio parere, ascoltando gli applausi delle destre a notizia ricevuta, di una chiara volontà di occultamento, di fatti e situazioni sgradevoli per una certa parte politica, direttamente implicata, anche perché presente a Genova, in quei lunghi giorni di ormai sei anni fa (vedi Fini, e l'ex Ministro dell' Interno Scajola). Ora magari io sarò facilmente suggestionabile e comunque un po' fazioso, ma di certo questi avvenimenti sono cose che non si possono spiegare alla luce del Sole. Alla fine che Mastella votasse contro non mi stupisce più di tanto, il problema nella mia testa sorge quando un ex magistrato come Di Pietro alla testa di un partito che pone la legalità al centro del suo programma, impedisca che luce sia fatta in uno degli episodi più bui nella storia delle forze dell'ordine e dell'Italia in generale... Occorre ricordare tra l'altro che a pagina 77 del programma elettorale dell'Unione, veniva espressa chiaramente la volontà di creare un'apposita commissione d'inchiesta e riporto testualmente l'estratto dove si parla a riguardo della "crescente domanda di sicurezza da parte della collettività", "La politica del centrodestra al riguardo si è mostrata del tutto indifferente: a vuoti annunci si sono affiancate misure che contrastano con il rispetto della legalità, l’inerzia rispetto alla criminalità economica, un abbassamento della guardia nel contrasto alla criminalità organizzata, l’utilizzo delle forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate; basti pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite le responsabilità politica e istituzionale (al di là degli aspetti giudiziari) e sui quali l’Unione propone, per la prossima legislatura, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta". Questo povero programma, insomma viene tirato fuori sempre e solo quando fa comodo a chi di dovere.
Inoltre che qualcosa non è andata bene, nella gestione dell'ordine pubblico, lo si può capire da una notizia del maggio scorso, tenuta segreta dalla maggioranza dei media italiani, e cioè quella delle prime condanne per poliziotti resisi autori di violenze nei confronti di alcuni manifestanti. Come nel caso della pacifista della Rete Lilliput, la dottoressa triestina Marina Spaccini, pestata dalle forze dell'ordine , nel pomeriggio del 20 luglio 2001, insieme altre migliaia di pacifisti cattolici della suddetta rete, e che ora è stata risarcita dallo Stato con la somma di 5.000 euro, fra danni morali, fisici etc.
Un' altra cosa che mi fa veramente incazzare è che da poco(25 c.m.) sono state avanzate le richieste di condanna dai p.m. Andrea Canciani e Anna Canepa per i 25 imputati per i fatti di Genova 2001, dai 6 a 16 anni, per un totale di 225 anni, tutti per devastazione e taccheggio, cioè ci sono persone per cui sono stati chiesti gli stessi anni che si chiedono per un reato di mafia, il doppio di quelli chiesti, recentemente per Cuffaro, più della media delle condanne per omicidio...
E altre persone, invece che l'omicidi lo hanno commesso, sono ancora libere di circolare. Concludendo riporto i nominativi degli imputati con i rispettivi anni di reclusione richiesti:Carlo Arculeo, 10 anni; Duccio Bonechi, 6 anni e 6 mesi; Stefano Caffagnini, 6 anni e 6 mesi; Domenico Ceci, 6 anni; Carlo Cuccomarino, 12 anni; Marina Cugnaschi, 16 anni; Paolo D'Ammicco, 7 anni e 6 mesi; Federico Da Re, 8 anni; Filippo D'Avanzo, 6 anni e 6 mesi; Fabricio De Andrade Araujo, 7 anni e 6 mesi; Mauro Degl'Innocenti, 8 anni e 6 mesi; Angelo Di Pietro, 6 anni; Antonio Fiandra, 6 anni; Luca Finotti, 12 anni; Omid Firouzi Tabar, 6 anni e 6 mesi; Alberto Funaro, 15 anni; Massimo Monai, 9 anni; Ines Morasca, 8 anni e 6 mesi; Francesco Puglisi, 15 anni; Paolo Putzolu, 6 anni e 6 mesi; Nadia Sanna, 6 anni; Francesco Toto, 6 anni e 6 mesi; Dario Ursino, 8 anni e 6 mesi; Antonino Valguarnera, 10 anni; Vincenzo Vecchi, 14 anni e una sanzione di 2.500 euro.


Alla prossima...

lunedì 29 ottobre 2007

Questa vignetta in se un po' sciocca a mio parere è un triste resoconto su quello che ci aspetta, lavorare, lavorare, lavorare per poi morire dopo un po' di pensione... Già la pensione nell'unico periodo dove potremo non fare niente, non saremo semplicemente in grado di farlo. Leggo mentre scrivo il classico messagione su msn di un amico che dice così: che logica seguiamo? Caro amico, di cui non faccio il nome, si cerca di dare logica e rigore a tutto ciò che ci circonda, ma cosa ne ha seriamente? Io avvolte penso che il caos sulla terra sia portato, paradossalmente dalla ragione stessa, nel senso: più si studia la natura e l'uomo e ancora l'universo più si scopre ordine nella natura delle cose, e allora mi domando ma come può l'uomo, anch'egli prodotto della natura, mettere caos attraverso i suoi sconvolgimenti, nell'ordine naturale stesso. Dopo di ciò ho pensato: cosa differenzia l'uomo dal resto della vita animale sulla terra? Beh, la ragione speculativa e quindi attraverso questa la capacità di creare tecnologia avanzata, d'interagire meglio, cioè, con la natura essendo in grado, da essa, di produrre oggetti totalmente estranei, e molte volte nocivi per la natura stessa, o addirittura di modificarla riprodurla, ed io non so se questo è buono... E' sempre buona la tecnologia, il progresso? A fine di questo discorso spero soltanto di andare in pensione giovane...

Sarkozy l'americano

Questi francesi, ogni giorno che passa mi fanno sempre più ridere... Ieri il presidente francese Nicolas Sarkozy, rilasciando un'intervista al prestigioso programma della CBS 60 minutes, ad una domanda sulla consorte, o meglio ex consorte, Cecilia, da dell'imbecille all'intervistatrice, si toglie frettolosamente il microfono, e se ne va, lasciando tutti gli astanti sbalorditi. Francamente penso ci sarebbereo potute essere diverse reazioni ad una domanda del genere, che comunque riguarda il suo intimo, e non ciò che concerne alla sua attività di statista, probabilmente ancora una volta, Sarkò, ha voluto ribadire la sua immagine di uomo dal temperamento forte e la sua indole "politically-incorrect" grazie alle quali ha raggiunto la sua posizione attuale. C'è da dire che questo non è il primo sbotto del presidente, in estate, subito dopo la sua elezione, durante la sua blindatissima vacanza statunitense, ha ingaggiato una sorta di inseguimento, in motoscafo con dei paparazzi alla ricerca di uno scatto, tutto condito da insulti ed improperi in lingua madre. Che dire ora... aspettando tutti il prossimo eccesso di spirito da monsieur le President, vi dico aurevoir!!

domenica 28 ottobre 2007

Effettivamente, non so cosa mi abbia spinto a creare un blog, che molto probabilmente, curerò poco e aggiornerò anocra meno... Forse è solo la possibilità stessa, e solo quella, di poter dire pubblicamente su quello che mi và, senza seccare qualcuno con ore e ore di chiacchere inutili e annoianti, beh adesso basta e spero che i post che verranno saranno meno noiosi delle mie chiacchere logoranti...