domenica 2 dicembre 2007

L'ETA torna a colpire

Dopo praticamente tre anni di "silenzio", se si considerano fortuite le vittime del dicembre scorso all'areoporto di Madrid,ieri (1-dic-2007) l'Eta (acronimo in basco di Paese basco e libertà) è tornata a uccidere, sfidando il governo Zapatero e allo stesso tempo quello francese del neoeletto Sarkozy. Infatti ieri a Capbreton (Francia Sud-Occidentale - 50 Km dal confine spagnolo), in base alle prime ricostruzioni, due uomini hanno aperto il fuoco difronte un caffè, uccidendo un giovane agente della Guardia Civil e ferendone gravemente un altro, entrambi in Francia proprio per indagare sul movimento separatista. Questa è una duplice sfida, come dicevo, anche nei confronti della Francia e del suo presidente Sarkozy, che da sempre, prima come Ministero dell'Interno e ora come Presidente della Repubblica ha stretto alleanze di "ferro" con Madrid per ciò che concerne la lotta al terrorismo basco.
E' da stabilire, adesso, se la sparatoria sia stata programmata o dovuta all'incontro fortutito degli esponenti dell'Eta con gli agenti, a stare a sentire le dichiarazioni del Ministro dell'Interno francese Michelle Alliot-Marie il tutto sarebbe da ricondursi a quest'ultima ipotesi (caso fortuito), anche se c'è da dire che si potrebbe considerare quasi come la risposta agli arresti del giorno prima nei confronti di decine di indipendentisti, con i quali il governo spagnolo mira a sgretolare la base civile e popolare dell'Eta, con richieste di pena che raggiungono i 18 anni di reclusione, e in risposta anche agli arresti dell'intera direzione del Partito Batasuna, considerato il versante politico-istituzionale del movimento separatista, dell'ottobre scorso.
Infine c'è da dire che questo attentato segna anche un cambio di rotta nel modus operandi dell'organizzazione, in quanto per la prima volta, si è passati da attentati dimitardi ad obiettivi mirati ed in particolar modo verso le forze dell'ordine. Salto di qualità che impensierisce parecchio il governo centrale ma anche le forze di governo regionali basche come si può intuire dalle parole di uno dei suoi membri Joseba Azkarraga :"Questo attentato è un salto qualitativo su cui dobbiamo meditare".

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