venerdì 18 gennaio 2008

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Estratto del film di Woody Allen del 1997 Harry a Pezzi (Deconstructing Harry), dove Harry Block (Allen) - scrittore appena entrato in una fase di blocco creativo - in carcere per il rapimento del figlio - in realtà solo "preso" momentaneamente per farlo assistere ad una sua premiazione - intrattiene un diaologo con il "fantasma" dell'amico scomparso qualche ora prima durante il viaggio verso l'Università che lo avrebbe onorato. In questo breve scambio di battute Allen mette in bocca al trapassato amico una massima in risposta alla continua ricerca di felicità da parte di Harry/Allen stesso . A voi il piacere di scoprirla.

5 commenti:

Giuseppe Portelli ha detto...

Bellissimo.
Spesso un radicale cambiamento di punto di vista ci permette di vedere in modo molto più chiaro le cose. Mi è capitato di riflettere sulla questione felicità in momenti di grave malattia. Per il malato non ci sono dubbi: la felicità è essere sani. E' un tema difficile da rendere, si presta facilmente a derive strappalacrime e odiosi quanto inutili powerpoint da catena di sant'antonio.
Qui il punto di vista del defunto è molto più efficace e sintetico. Si parte dalla considerazione che essere morti non è poi così bello (nonostante molte religioni sbandierino lo slogan indimostrato "la vita dopo la morte è più bella"), e si conclude con quella frase illuminante che non ti aspetti.

Moticanus ha detto...

Grande Allen...difficile scegliere il preferito tra i suoi film!

- Moticanus
- LaProvDiRagusaInBlog
- 0932Blog.it

Peppe ha detto...

ciao Moticanus
per caso ti conosco, se si fatti accanusciri, se no pazienza ciaociao

Moticanus ha detto...

non penso! Gli estranei sono banditi dal tuo blog??!?

Peppe ha detto...

no no!! Era giusto per sapere, anzi mi fa piacere, commenta commenta pure ... Ciao