giovedì 1 novembre 2007

Dal 2001 ad oggi ancora impossibile far luce sui fatti di Genova

Il 30 ottobre appena trascorso, è successo un fatto insolito, la commissione parlamentare appositamente incaricata non ha approvato la legge per la costituzione della commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del G8 di Genova. Il fatto insolito è che la maggioranza è andata sotto, per l'ennesima volta, a causa dei propri alleati: membri di Italia dei Valori (Di Pietro) e Udeur (Mastella), risultato 22 a 22. Segno a mio parere, ascoltando gli applausi delle destre a notizia ricevuta, di una chiara volontà di occultamento, di fatti e situazioni sgradevoli per una certa parte politica, direttamente implicata, anche perché presente a Genova, in quei lunghi giorni di ormai sei anni fa (vedi Fini, e l'ex Ministro dell' Interno Scajola). Ora magari io sarò facilmente suggestionabile e comunque un po' fazioso, ma di certo questi avvenimenti sono cose che non si possono spiegare alla luce del Sole. Alla fine che Mastella votasse contro non mi stupisce più di tanto, il problema nella mia testa sorge quando un ex magistrato come Di Pietro alla testa di un partito che pone la legalità al centro del suo programma, impedisca che luce sia fatta in uno degli episodi più bui nella storia delle forze dell'ordine e dell'Italia in generale... Occorre ricordare tra l'altro che a pagina 77 del programma elettorale dell'Unione, veniva espressa chiaramente la volontà di creare un'apposita commissione d'inchiesta e riporto testualmente l'estratto dove si parla a riguardo della "crescente domanda di sicurezza da parte della collettività", "La politica del centrodestra al riguardo si è mostrata del tutto indifferente: a vuoti annunci si sono affiancate misure che contrastano con il rispetto della legalità, l’inerzia rispetto alla criminalità economica, un abbassamento della guardia nel contrasto alla criminalità organizzata, l’utilizzo delle forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate; basti pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite le responsabilità politica e istituzionale (al di là degli aspetti giudiziari) e sui quali l’Unione propone, per la prossima legislatura, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta". Questo povero programma, insomma viene tirato fuori sempre e solo quando fa comodo a chi di dovere.
Inoltre che qualcosa non è andata bene, nella gestione dell'ordine pubblico, lo si può capire da una notizia del maggio scorso, tenuta segreta dalla maggioranza dei media italiani, e cioè quella delle prime condanne per poliziotti resisi autori di violenze nei confronti di alcuni manifestanti. Come nel caso della pacifista della Rete Lilliput, la dottoressa triestina Marina Spaccini, pestata dalle forze dell'ordine , nel pomeriggio del 20 luglio 2001, insieme altre migliaia di pacifisti cattolici della suddetta rete, e che ora è stata risarcita dallo Stato con la somma di 5.000 euro, fra danni morali, fisici etc.
Un' altra cosa che mi fa veramente incazzare è che da poco(25 c.m.) sono state avanzate le richieste di condanna dai p.m. Andrea Canciani e Anna Canepa per i 25 imputati per i fatti di Genova 2001, dai 6 a 16 anni, per un totale di 225 anni, tutti per devastazione e taccheggio, cioè ci sono persone per cui sono stati chiesti gli stessi anni che si chiedono per un reato di mafia, il doppio di quelli chiesti, recentemente per Cuffaro, più della media delle condanne per omicidio...
E altre persone, invece che l'omicidi lo hanno commesso, sono ancora libere di circolare. Concludendo riporto i nominativi degli imputati con i rispettivi anni di reclusione richiesti:Carlo Arculeo, 10 anni; Duccio Bonechi, 6 anni e 6 mesi; Stefano Caffagnini, 6 anni e 6 mesi; Domenico Ceci, 6 anni; Carlo Cuccomarino, 12 anni; Marina Cugnaschi, 16 anni; Paolo D'Ammicco, 7 anni e 6 mesi; Federico Da Re, 8 anni; Filippo D'Avanzo, 6 anni e 6 mesi; Fabricio De Andrade Araujo, 7 anni e 6 mesi; Mauro Degl'Innocenti, 8 anni e 6 mesi; Angelo Di Pietro, 6 anni; Antonio Fiandra, 6 anni; Luca Finotti, 12 anni; Omid Firouzi Tabar, 6 anni e 6 mesi; Alberto Funaro, 15 anni; Massimo Monai, 9 anni; Ines Morasca, 8 anni e 6 mesi; Francesco Puglisi, 15 anni; Paolo Putzolu, 6 anni e 6 mesi; Nadia Sanna, 6 anni; Francesco Toto, 6 anni e 6 mesi; Dario Ursino, 8 anni e 6 mesi; Antonino Valguarnera, 10 anni; Vincenzo Vecchi, 14 anni e una sanzione di 2.500 euro.


Alla prossima...

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