sabato 3 novembre 2007

Eugenio Montale - Come Zaccheo




Si tratta di arrampicarsi sul sicomoro

per vedere il Signore se mai passi.
Ahimè, non sono un rampicante
ed anche stando in punta di piedi
non l'ho mai visto.




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Sicurezza tra responsabilità, metodi, immigrazione ed Identità europea

So di sfondare una porta aperta per quanto riguarda l'argomento, ma vedo che per ora suscita movimenti d'anime e di spiriti non indifferenti, tanto che recentemente, credo il 30 ottobre, il governo ha varato un decreto per la sicurezza. Certo io penso che la nostra situazione dell'informazione faccia si che l'allarmismo già diffuso e impazzito, si diffonda come la più classica delle macchie d'olio. Prendendo ad esempio qualcosa come il Tg5, che più che un Tg sembra un bollettino di guerra, o peggio, una pagina di necrologi, si può capire come il senso d'insicurezza percepito possa aumentare senza controllo. Con questo non voglio dire che non esista un problema e che questo vada affrontato. L'insicurezza e la voglia di sicurezza che ne deriva, però, sono un'arma pericolosa nelle mani di chi ha il Potere, attraverso la garanzia di protezione si può arrivare ad atti capaci di minare il nucleo fondamentale di diritti che siamo arrivati ad avere per tutti gli uomini e non solo per una casta privilegiata di cittadini, dico questo affinché si stia attenti a quello che si dice e a quello che si fa. Quello che vedo in questi giorni è difficile da comprendere e andrebbe gestito dalle parti politiche con molta più serenità, freddezza e lucidità di quanto stiano facendo, la cosa più importante sarebbe non lasciarsi tirare dal momento ma prendere decisioni e provvedimenti seri e definitivi e non gesti d'impulso che rischiano ancor di più di buttare benzina sul fuoco e di acuire il risentimento fra italiani e immigrati, portando ad una criminalizzazione generalizzata di un popolo, di una identità. Come diceva oggi il Ministro radicale Emma Bonino un paese non può andare in TILT per un omicidio solo perché questo è stato commesso da un ROM. Infatti io mi chiedo se abbiano veramente senso queste espulsioni di massa e non siano solo la misura più spettacolare da prendere per far vedere il "pugno duro" del governo che non riesce a prendere, invece, misure magari un po' meno fastose ma comunque più efficaci. Quello che dico io è perché non incominciare con processi di normalizzazione giuridica di queste persone, toglierle dalle baraccopoli, procedere con una scolarizzazione di base che magari gli consenta di poter trovare un lavoro, il resto magari può venire , ma dopo penso io. Loro sono anche il frutto di nostre scelte di politica estera, insomma quando abbiamo aperto le frontiere dell'UE ai paesi dell'est europeo, eravamo tutti contenti, che alla faccia dell'Identità Europea, avremo avuto la possibilità d'esportare le nostre imprese in paesi dove la manodopera costa neanche un terzo della nostra, e che la stessa sarebbe venuta in Italia a farsi sfruttare, ma avremo dovuto anche pensare alle migliaia di diseredati che sarebbero venuti a cercare vie di sostentamento nel nostro paese e che sicuramente avrebbero causato fatti di devianza, e non dico a causa della loro nazionalità o "razza", perché queste sono cose a cui non voglio proprio credere, ma proprio a causa delle loro condizioni di vita. Quello che cerco di dire alfine è che se qualcuno ha sbagliato verrà punito, lui singolarmente, anche perchè io non ho mai sentito che se qualcuno uccide, viene arrestata, insieme a lui, tutta la sua famiglia o tutto il suo condominio, e che bisogna riflettere prima di agire e di condannare.

P.S. scusate la confusione di questo scritto ma sono confuso anche io...

giovedì 1 novembre 2007

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somewhere i have never travelled, gladly beyond / là dove non sono mai stato, piacevolmente oltre

somewhere i have never travelled, gladly beyond
any experience, your eyes have their silence:
in your most frail gesture are things which enclose me,
or which i cannot touch because they are too near

your slightest look will easily unclose me
though i have closed myself as fingers,
you open always petal by petal myself as Spring opens
(touching skilfully, mysteriously)her first rose

or if your wish be to close me, i and
my life will shut very beautifully, suddenly,
as when the heart of this flower imagines
the snow carefully everywhere descending;

nothing which we are to perceive in this world equals
the power of your intense fragility:whose texture
compels me with the color of its countries,
rendering death and forever with each breathing

(i do not know what it is about you that closes
and opens; only something in me understands
the voice of your eyes is deeper than all roses)
nobody, not even the rain, has such small hands



by Edward Estlin Cummings

TRAD:

là dove non sono mai stato, piacevolmente oltre
ogni esperienza, i tuoi occhi hanno il loro silenzio:
nel tuo gesto più delicato ci sono cose che m'imprigionano,
o che non posso toccare perché mi sono troppo vicine

il tuo sguardo più insignificante facilmente mi schiude
sebbene io mi sia chiuso come le dita di una mano,
tu mi apri sempre facilmente petalo per petalo come la Primavera apre
(sfiorando abilmente, misteriosamente) la sua prima rosa

o se il tuo desiderio sia chiudermi, io e
la mia vita ci chiuderemo di scatto meravigliosamente, improvvisamente,
come quando il cuore di questo fiore s'immagina
la neve scendere con cautela ovunque;

niente di tutto ciò che sperimenteremo in questo mondo è pari
alla forza della tua intensa delicatezza: la cui trama
mi costringe nel colore delle sue terre,
rendendo omaggio alla morte e al per sempre ad ogni fiato

(non so cosa sia di te che chiude
e apre; solo qualcosa mi dice
che la voce dei tuoi occhi è più profonda di tutte le rose)
nessuno, nemmeno la pioggia, ha mani tanto piccole

di Edward Estlin Cummings

Dal 2001 ad oggi ancora impossibile far luce sui fatti di Genova

Il 30 ottobre appena trascorso, è successo un fatto insolito, la commissione parlamentare appositamente incaricata non ha approvato la legge per la costituzione della commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del G8 di Genova. Il fatto insolito è che la maggioranza è andata sotto, per l'ennesima volta, a causa dei propri alleati: membri di Italia dei Valori (Di Pietro) e Udeur (Mastella), risultato 22 a 22. Segno a mio parere, ascoltando gli applausi delle destre a notizia ricevuta, di una chiara volontà di occultamento, di fatti e situazioni sgradevoli per una certa parte politica, direttamente implicata, anche perché presente a Genova, in quei lunghi giorni di ormai sei anni fa (vedi Fini, e l'ex Ministro dell' Interno Scajola). Ora magari io sarò facilmente suggestionabile e comunque un po' fazioso, ma di certo questi avvenimenti sono cose che non si possono spiegare alla luce del Sole. Alla fine che Mastella votasse contro non mi stupisce più di tanto, il problema nella mia testa sorge quando un ex magistrato come Di Pietro alla testa di un partito che pone la legalità al centro del suo programma, impedisca che luce sia fatta in uno degli episodi più bui nella storia delle forze dell'ordine e dell'Italia in generale... Occorre ricordare tra l'altro che a pagina 77 del programma elettorale dell'Unione, veniva espressa chiaramente la volontà di creare un'apposita commissione d'inchiesta e riporto testualmente l'estratto dove si parla a riguardo della "crescente domanda di sicurezza da parte della collettività", "La politica del centrodestra al riguardo si è mostrata del tutto indifferente: a vuoti annunci si sono affiancate misure che contrastano con il rispetto della legalità, l’inerzia rispetto alla criminalità economica, un abbassamento della guardia nel contrasto alla criminalità organizzata, l’utilizzo delle forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate; basti pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite le responsabilità politica e istituzionale (al di là degli aspetti giudiziari) e sui quali l’Unione propone, per la prossima legislatura, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta". Questo povero programma, insomma viene tirato fuori sempre e solo quando fa comodo a chi di dovere.
Inoltre che qualcosa non è andata bene, nella gestione dell'ordine pubblico, lo si può capire da una notizia del maggio scorso, tenuta segreta dalla maggioranza dei media italiani, e cioè quella delle prime condanne per poliziotti resisi autori di violenze nei confronti di alcuni manifestanti. Come nel caso della pacifista della Rete Lilliput, la dottoressa triestina Marina Spaccini, pestata dalle forze dell'ordine , nel pomeriggio del 20 luglio 2001, insieme altre migliaia di pacifisti cattolici della suddetta rete, e che ora è stata risarcita dallo Stato con la somma di 5.000 euro, fra danni morali, fisici etc.
Un' altra cosa che mi fa veramente incazzare è che da poco(25 c.m.) sono state avanzate le richieste di condanna dai p.m. Andrea Canciani e Anna Canepa per i 25 imputati per i fatti di Genova 2001, dai 6 a 16 anni, per un totale di 225 anni, tutti per devastazione e taccheggio, cioè ci sono persone per cui sono stati chiesti gli stessi anni che si chiedono per un reato di mafia, il doppio di quelli chiesti, recentemente per Cuffaro, più della media delle condanne per omicidio...
E altre persone, invece che l'omicidi lo hanno commesso, sono ancora libere di circolare. Concludendo riporto i nominativi degli imputati con i rispettivi anni di reclusione richiesti:Carlo Arculeo, 10 anni; Duccio Bonechi, 6 anni e 6 mesi; Stefano Caffagnini, 6 anni e 6 mesi; Domenico Ceci, 6 anni; Carlo Cuccomarino, 12 anni; Marina Cugnaschi, 16 anni; Paolo D'Ammicco, 7 anni e 6 mesi; Federico Da Re, 8 anni; Filippo D'Avanzo, 6 anni e 6 mesi; Fabricio De Andrade Araujo, 7 anni e 6 mesi; Mauro Degl'Innocenti, 8 anni e 6 mesi; Angelo Di Pietro, 6 anni; Antonio Fiandra, 6 anni; Luca Finotti, 12 anni; Omid Firouzi Tabar, 6 anni e 6 mesi; Alberto Funaro, 15 anni; Massimo Monai, 9 anni; Ines Morasca, 8 anni e 6 mesi; Francesco Puglisi, 15 anni; Paolo Putzolu, 6 anni e 6 mesi; Nadia Sanna, 6 anni; Francesco Toto, 6 anni e 6 mesi; Dario Ursino, 8 anni e 6 mesi; Antonino Valguarnera, 10 anni; Vincenzo Vecchi, 14 anni e una sanzione di 2.500 euro.


Alla prossima...

lunedì 29 ottobre 2007

Questa vignetta in se un po' sciocca a mio parere è un triste resoconto su quello che ci aspetta, lavorare, lavorare, lavorare per poi morire dopo un po' di pensione... Già la pensione nell'unico periodo dove potremo non fare niente, non saremo semplicemente in grado di farlo. Leggo mentre scrivo il classico messagione su msn di un amico che dice così: che logica seguiamo? Caro amico, di cui non faccio il nome, si cerca di dare logica e rigore a tutto ciò che ci circonda, ma cosa ne ha seriamente? Io avvolte penso che il caos sulla terra sia portato, paradossalmente dalla ragione stessa, nel senso: più si studia la natura e l'uomo e ancora l'universo più si scopre ordine nella natura delle cose, e allora mi domando ma come può l'uomo, anch'egli prodotto della natura, mettere caos attraverso i suoi sconvolgimenti, nell'ordine naturale stesso. Dopo di ciò ho pensato: cosa differenzia l'uomo dal resto della vita animale sulla terra? Beh, la ragione speculativa e quindi attraverso questa la capacità di creare tecnologia avanzata, d'interagire meglio, cioè, con la natura essendo in grado, da essa, di produrre oggetti totalmente estranei, e molte volte nocivi per la natura stessa, o addirittura di modificarla riprodurla, ed io non so se questo è buono... E' sempre buona la tecnologia, il progresso? A fine di questo discorso spero soltanto di andare in pensione giovane...

Sarkozy l'americano

Questi francesi, ogni giorno che passa mi fanno sempre più ridere... Ieri il presidente francese Nicolas Sarkozy, rilasciando un'intervista al prestigioso programma della CBS 60 minutes, ad una domanda sulla consorte, o meglio ex consorte, Cecilia, da dell'imbecille all'intervistatrice, si toglie frettolosamente il microfono, e se ne va, lasciando tutti gli astanti sbalorditi. Francamente penso ci sarebbereo potute essere diverse reazioni ad una domanda del genere, che comunque riguarda il suo intimo, e non ciò che concerne alla sua attività di statista, probabilmente ancora una volta, Sarkò, ha voluto ribadire la sua immagine di uomo dal temperamento forte e la sua indole "politically-incorrect" grazie alle quali ha raggiunto la sua posizione attuale. C'è da dire che questo non è il primo sbotto del presidente, in estate, subito dopo la sua elezione, durante la sua blindatissima vacanza statunitense, ha ingaggiato una sorta di inseguimento, in motoscafo con dei paparazzi alla ricerca di uno scatto, tutto condito da insulti ed improperi in lingua madre. Che dire ora... aspettando tutti il prossimo eccesso di spirito da monsieur le President, vi dico aurevoir!!

domenica 28 ottobre 2007

Effettivamente, non so cosa mi abbia spinto a creare un blog, che molto probabilmente, curerò poco e aggiornerò anocra meno... Forse è solo la possibilità stessa, e solo quella, di poter dire pubblicamente su quello che mi và, senza seccare qualcuno con ore e ore di chiacchere inutili e annoianti, beh adesso basta e spero che i post che verranno saranno meno noiosi delle mie chiacchere logoranti...