sabato 7 giugno 2008

Galleria Video




Siccome un video tira l'altro posto un pezzo semi-nuovo di un artista semi-conosciuto come Bugo che al suo settimo album (uscito il 4/4/2008 per Universal) approda a sonorità diverse spostandosi verso il mondo elettronico avvalendosi infatti della collaborazione del producer Stefano Fontana a.k.a. Stylophonic. Il video, girato in una lavanderia di Milano è opera del director Lorenzo Vignolo. Di seguito il testo.


Testo:

C’è crisi!
Dappertutto si dice così
E lo leggo sui visi
Non è colpa solo del lunedì
Sono nutellate di deliri
E code e colpi di tosse

E tu non piangi e non ridi
Vivi come se niente fosse

C’è crisi dappertutto
Dappertutto c’è crisi

Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente

Fa niente.

Niente più come prima
E menomale e menomale…
E’ una nuova strategia

Urlate, cazzo, urlate!
Con i beni separati
Econ i mali in comunione
Siamo tutti in fila indiana

E che simpatica carovana!

C’è crisi dappertutto
C’è crisi dappertutto
Io lo leggo sui visi
Dappertutto c’è crisi

Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Fa niente.

C’è crisi dappertutto
C’è crisi dappertutto

Io lo leggo sui visi
Dappertutto c’è crisi

Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Fa niente…fa niente!

venerdì 6 giugno 2008

Galleria Video





Dopo tanto tempo ecco il 100° post di questo blog: lo spot della Converse che (a mio parere) si può interpretare così: io faccio parte del noi, quindi se voglio che qualcosa cambi non devo rimandare agli altri. La musica è One Love di Bob Marley, per il resto non sono riuscito a trovare altre info.

mercoledì 4 giugno 2008

Ricordando Tian'anmen

(4 giugno 1989 - 4 giugno 2008)

Considerando che per Google l'unico evento da ricordare oggi è il primo viaggio in mongolfiera (vedi foto sotto), credo sia doveroso ricordare anche questo avvenimento.


Odori senza - Senso - senza Odori


Oggi mi è capitato di andare in compagnia di mio padre all'Ipercoop, centro commerciale che chi risiede nei dintorni di Ragusa e provincia conoscerà se non altro per sentito dire. Devo dire che non vado molto in questi posti, che da qualche anno stanno riscuotendo un discreto successo di pubblico, anche per i prezzi concorrenziali soprattutto del supermercato rispetto ai rivenditori del centro città (dettaglio evidenziato da mio padre, visto che non faccio mai la spesa qui!). Dicevo che io non vado, ma a dire il vero non ho pregiudizi su questi posti, sembrerebbero una "naturale" conseguenza dei luoghi classici di acquisizione di beni e di socialità, il problema è che tutto sembra imposto tutto forzatamente assieme. Quest'osservazione e quindi questo post nascono entrambi dalla spiacevole sensazione di nausea che provo quando entro proprio dentro questo "Ipermercato" ed aumenta all'avvicinarsi nei pressi delle enormi "distese" di banchi frigo e alimentari. Tutto è li pronto per essere acquistato, pronto e accessibile, ma allo stesso tempo tutto è così confuso, così spiacevole. Infatti (non so come spiegarlo meglio) quando si va in una pasticceria è bello annusare a pieni polmoni il dolce profumo di torte e biscotti, o anche in una salumeria o in una tavola calda prosciutti e salami si mescolano al massimo con l'odore del pane e delle pizzette. Contrariamente in questi giganti della distribuzione il Camembert si unisce al pesce decongelato, la Sacher (mi sia consentito il riferimento dolciario/cinematografico) al tanfo della carne cruda e così via tutto rigorosamente condito dall'odore "impetrolito" della plastica e da quello pungente di oli per macchine e deodoranti (per ascelle sudate). Non so nemmeno perchè scrivo queste cose, non penso che ci sia niente di male, ma tutto sembra uguale dapperttutto, lo stesso odore nauseabondo lo trovavo all'interno del "supermarché" della catena Champion vicino la mia residenza nell'Ile de France, l'ho trovata nei brevi e sporadici viaggi in qualche paese europeo, ovunque identica. Ora chiudo, senza una conclusione, perchè non ce n'è una effettivamente, questo post inutile come il mio senso di nausea... bleahhhh

domenica 1 giugno 2008

le piano et les escaliers


Come schegge di pensiero


le tue azioni.

Istintiva e ribelle

affascini la mente al proibito

baciando la guancia di chi ami.

Occhi d'autunno e bocca di primavera,

come un pianoforte da una casa sulla spiaggia al tramonto

mi porti a te,

insegnandomi a danzare sulle scale dei tuoi pensieri.