[...] In effetti l'utilizzazione della delinquenza come ambiente separato e maneggevole nello stesso tempo, avvenne soprattutto ai margini della legalità. Ciò vuol dire che, nel secolo Diciannovesimo, era stato anche messo in opera una sorta di illegalismo subordinato, e di cui l'organizzazione in delinquenza, con tutte le sorveglianze che la cosa implica, garantiva la docilità. La delinquenza, illegalismo signoreggiato, è un agente per l'illegalismo dei gruppi dominanti. La organizzazione delle reti della prostituzione, nel secolo Diciannovesimo è, a questo proposito, caratteristica (112): i controlli di polizia e di salute sulle prostitute, il loro regolare passaggio nelle prigioni, l'organizzazione su grande scala delle case chiuse, l'accurata gerarchia che era mantenuta nell'ambiente della prostituzione, il suo inquadramento a mezzo di delinquenti-informatori, tutto ciò permetteva di canalizzare e di recuperare attraverso una serie di intermediari gli enormi profitti sul piacere sessuale, che una quotidiana moralizzazione, sempre più insistente, votata ad una semiclandestinità e rendeva naturalmente più costosa; nella formazione di un prezzo del piacere, nella costituzione di un profitto della sessualità repressa e nel ricupero di questo profitto. L'ambiente della delinquenza si trovò in complicità con un puritanesimo interessato: un agente fiscale illecito per pratiche illegali (113). Il traffico di armi, quello dell'alcool nei paesi proibizionisti, o più recentemente quello della droga, mostreranno nello stesso modo questo funzionamento della «delinquenza utile»: l'esistenza di un interdetto legale crea intorno a sé un campo di pratiche illegalistiche, sul quale si perviene ad esercitare un controllo ed a ricavare un profitto illecito, per mezzo di elementi essi pure illegalistici, ma resi maneggevoli attraverso la loro organizzazione in delinquenza. Questa è uno strumento per gestire e sfruttare gli illegalismi. Essa è anche uno strumento per l'illegalismo che l'esercizio del potere richiama attorno a sé. [...]
Michel Foucault - Sorvegliare e Punire: Nascita della prigione - 1975
Michel Foucault - Sorvegliare e Punire: Nascita della prigione - 1975