sabato 17 novembre 2007

Azioni e reazioni a confronto. Da Giuliani a Sandri il fallimento del nostro Ordine Pubblico

Qualche giorno fa un poliziotto convinto di partecipare ad un rodeo, ha assasinato con un colpo di pistola un giovane tifoso laziale, che sicuramente non era un Santo, ma che altrettanto sicuramente non meritava certo una fine così. Quasi è stato un bene questo fatto ai fini del dibattito pubblico, e questo a pochi giorni dalla mancata apertura della commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova di cui ho già parlato. E' ora che in Italia si cominci seriamente a parlare della gestione dell'ordine pubblico e della violenze perpretate dalle forze dell'ordine tutti i giorni fino a fatti eclatanti e palesi come Genova o l'altra domenica all'autogrill. Quello che non capisco però in tutto questo casino mediatico è la differenza di trattamento e la differenza di reazioni. Vengo e mi spiego... A Genova si sa, anche non essendoci stato, il clima era proprio pesante da guerriglia tutti i giorni, con veri e propri scontri tra manifestanti e "tutori" dell'ordine pubblico, con una reiterazione di abusi da parte di quest'ultimi impressionante, poi culminati con l'assasinio di Giuliani e l'assalto alla scuola Diaz, dove vi fu una vera e propria sospensione della democrazia. Quello che mi ricordo io dopo l'assasinio di Giuliani, per quanto riguarda la parte istituzionale fu soltanto un continuo discredito nei confronti della vittima ed un continuo discolpare il vero o fittizio esecutore materiale della violenza, la cosa sorprendente a mio parere fu invece la reazione del movimento che non si lasciò andare facili esagerazioni, ma che nonostante il clima e quello che si dicesse e di come lo si descrivesse, restò molto composto, anche se praticamente il morto se lo erano portati a casa loro, no i poliziotti... Dopo la tragica morte del ragazzo all'autogrill, invece è stata tutta un'escalation di scuse fino all'ammissione stessa dell'errore, e nonostante tutti non facevano altro che chiedere scusa, si è assistito a commandi di persone che assalivano commissariati, posti di polizia, bloccavano il traffico e non in un piccolo paese ma nella capitale, a ROMA, ora vorrei sapere chi sono i violenti, chi i facinorosi? La morte, come diceva Totò, è la nostra livella ma perchè questa differenza di comportamenti, perchè chi ha ucciso Sandri, deve immediatamente pagare, ed addirittura il prete va al Tg1 per parlare di rabbia giustificata, e invece c'è gente che manifesta (proprio in questo momento) a Genova per chiedere che giustizia venga fatta per Carlo, e che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, come è (sempre) giusto che accada . Ma a questo punto forse è lecito pensare ch'era meglio se Giuliani al posto di chiedere un mondo migliore dove vivere, si accontentava di un pareggio contro l'Inter, almeno avrebbe avuto più giustizia...

domenica 11 novembre 2007

Pablo Neruda - Niña morena y ágil / Bimba bruna e agile


Niña morena y ágil



Niña morena y ágil, el sol que hace las frutas,
el que cuaja los trigos, el que tuerce las algas,
hizo tu cuerpo alegre, tus luminos ojos
y tu boca que tiene la sonrisa del agua.

Un sol negro y ansioso se te arrolla en las hebras
de la negra melena, cuando estiras los brazos.
Tú juegas con el sol como con un estero
y él te deja en los ojos dos oscuros remansos.

Niña morena y ágil, nada hacia ti me acerca.
Todo de ti me aleja, come del mediodía.
Eres la delirante juventud de la abeja,
la embriaguez de la ola, la fuerza de la espiga.

Mi corazón sombrío te busca, sin embargo,
y amo tu cuerpo alegre, tu vos suelta y delgada.
Mariposa morena dulce y definitiva
come el trigal y el sol, la amapola y el agua.


Pablo Neruda


TRAD:


Bimba bruna e agile

Bimba bruna e agile, il sole che fa la frutta,
quello che rassoda il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell’acqua.

Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili
della nera capigliatura, quando stendi le braccia.
Tu giochi col sole come con un ruscello
e lui ti lascia negli occhi due pozze oscure.

Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell’ape,
l’ebbrezza dell’onda, la forza della spiga.

Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
come il campo di frumento e il sole, il papavero e l’acqua.
niente a te mi avvicina.
Tutto da te mi scosta
come dal mezzogiorno.

Tu sei la gioventù frenetica dell’ape,
l’ubriachezza dell’onda,
la forza della spiga.
Eppure, tenebroso,
il mio cuore ti cerca:
amo il tuo corpo gaio,
la tua voce svelta e lieve.

Farfalla bruna, dolce e definitiva,
come il tuo frumento e il sole,
il papavero e l’acqua.


Pablo Neruda