lunedì 18 febbraio 2008

La sorpresa Ferrara

Dopo lo scioglimento delle Camere e tutto il rituale tatrino degli schieramenti, esce dalla coulisse del suo programma televiso Giuliano Ferrara, con una lista del tutto particolare basata essenzialmente su due fattori: la sua persona (che già mi sarebbe sembrato abbastanza lol) e su di una moratoria per l'aborto da portare all'ONU.
Tutto incomincia quando a fine dicembre lo stesso ONU, ratifica, sotto la spinta non indifferente dell' Italia (Emma Bonino e radicali in prima fila), una moratoria per la pena di morte, Ferrara allora dalle pagine del suo "Foglio" lancia la sua personale moratoria contro quella che lui chiama una pena di morte "legale" e cioè l'aborto. Certo tutto risulta ambiguo e di non facile comprensione, soprattutto vedendo il difficile distacco dell'ala cattolica dal listone PdL, e notando il vuoto diciamo così morale e papalino che si è venuto a creare all' interno della destra (e non più centro-destra).
Infatti questa lista, del "cristianista" Ferrara, darà non pochi problemi a tutta quell'ala cattolico/centrista che si snoda trasversalmente all'interno delle nostre camere, facendo convergere su di se i voti di chi praticamente vorrebbe votare Berlusconi, ma non vorrebbe diciamo smentire la propria fama di buon cattolico o d'intellettuale indipendente (lol) e che ammonterebbe a detta di Ferrara (intervista su Rai3 a "In Mezz'Ora" da Lucia Annunziata - quella dei "baletti" che la Guzzanti non vide-) ad un 6/7 % (sic!) totale.
Ferrara si appoggia ad un argomento di facile presa, una di quelle cose per tutte le stagioni, capace però di spaccare e unire come altri pochi argomenti.
Io personalmente, e sinceramente, condivido l'idea di facciata dell'idea nata dal Platinette barbuto (come dice Travaglio), io non credo o almeno non mi faccio più detrminate domande, ma io penso esattamente che un embrione è vita, in quanto se lo stesso non viene toccato diviene un essere umano come me e voi che leggete, che l'aborto è un omicidio legale.
D'altronde io sono un uomo, e non mi sono mai trovato nella posizione di dover fare una scelta, e penso anche che la legge 194 sia una conquista che libera le donne dal ricorso a metodi illegali, clandestini e pericolosi, ma penso anche che la stessa sia abusata.
Adesso io non vorrei apparire bigotto, ma in una relazione, anche utilizzando le dovute precauzioni, bisogna tenere in considerazione la possibilità di un "terzo" e non bisogna abusare di una legge che dovrebbe concedere e non incentivare l'interruzione di gravidanza.
Con questo non voglio fare dichiarazioni di voto verso Ferrara, ma cercare di pensare su qualcosa che sembra essere diventata troppo scontata, e che non dovrebbe esserlo...
Alla Prossima!!!!!!

3 commenti:

anna ha detto...

io non ho la tv da due anni, ho scelto di non averla e mi sento meglio da allora. ovviamente, come sipuò ben immaginare, rischio ogni giorno di essere fuori dal mondo, ma da una parte ne sono felice perchè non seguendo tutti questi teatrini in tv, al tg ecc., pensodi avereun parere più mio e più puro sulle cose.
non so cosa abbia detto ferrara, non mi interessa, ma so cosa significa l'aborto, sono una donna.
sono d'accordo con te, ormai è una pratica abusata e ci vorrebbe una regola qualcosa che limita l'uso, ma pensiamo anche che non c'è molto da giudicare e valutare: viene una donna da te, magari giovane, che fai? cominci a chiederle se non ha usato precauzioni o se queste non hanno funzionato o la convinci a tenersi il bambino o chiedi al feto se vuole nascere? non so, come fai a limitare questa pratica?starebbe al buon senso di ognuno, COME STAREBBE AIGUIDATORI DI SUV NON ROVINARE LA VITA A POVERI CRISTI CHE SONO IN AUTOBUS O IN TRAM.
sappiamo bene tutti che c'è gente coscienziosa che vede l'aborto come l'ultima speranza, altri che lo considerano un metodo contracccettivo.allora cosa fare? l'unica è cercare di educare la gente e cercare di trasmettere dei valori.la legge qulla non deve essere modificata,non si puòmodificaa meno che non viene proprio tolta, e sinceramente, da donna,misembrerebbe un ritorno al medio evo, in linea con il cattolicesimo e il buonismo conseguente di questo paese, ma sfasato ripetto agli altri paesi europei.
a.

Peppe ha detto...

Che piacere raccogliere un tuo commento, Anna. E poi il commento di una donna in un discorso come quello affrontato era pressocchè indispensabile.
Effettivamente non saprei proprio come cercare di disincentivare questa pratica, l'unica possibilità, come dicevi tu, risiederebbe proprio nel buon senso, purtroppo dico io... perchè di buon senso ne vedo poco in giro. A presto.

Anonimo ha detto...

Non entro nel merito dell'ex candidatura di Ferrara.
Come entrambi giustamente dite, l'aborto non è qualcosa che si può fare senza alcuna riflessione, e comporta in ogni caso una forma di rinuncia. Detto questo, io non vedo nel feto una persona. Vale la pena di notare come l'aborto sia un classico "falso dilemma etico": di etica ce n'è ben poca in ballo, conta semmai l'ontologia: SE il feto è una persona, l'aborto è omicidio. La valutazione etica è semmai sulla liceità dell'omicidio, e mi pare che essa sia abbastanza archiviata (discorso differente vale per l'eutanasia - oltretutto lo stesso cardinale Tettamanzi ha ammesso che il valore dell'argomentazione cristiana non può staccarsi dall'argomento ontologico della volontà di Dio, il che a me fa un po' ridere; ma è un'altra storia...). Il problema è che non vedo come il cattolico possa accettare l'omicidio: l'aborto assume qui la sostanza di una violazione dei diritti umani.
Siamo di fronte ad un dibattito che sta tra il sublime ed il farsesco, come spesso accade in questioni religiose.
Alla fine della fiera sono d'accordo con le vostre parole rispetto al buon senso. Fatta la legge, ci vorrebbe qualche istruzione ("consiglio" direi, consiglio e basta) sull'uso... In fin dei conti i problemi che l'aborto comporta sono profondi e meritevoli di cautela anche a prescindere dall'esistenza dell'anima.
Scusate i giri a vuoto,
Stefano.